La nostra strepitosa esperienza si è conclusa con una grande ola di ragazzi italiani, svedesi, polacchi e tedeschi.
Siete curiosi di sapere di cosa stiamo parlando? Eccovi svelato il mistero.L’anno scorso la nostra classe (ex 3°AS, ora diventata 4°) è stata coinvolta in un progetto Comenius Multilaterale, finanziato dall’Unione Europea, e intitolato “Walls in Europe”.
Avevamo già illustrato il tutto in alcuni articoli precedenti, ma molto probabilmente non tutti li avrete letti, vi raccontiamo nuovamente la nostra avventura.
Abbiamo creato una squadra internazionale di studenti ed abbiamo affrontato, tutti insieme, il tema dei “muri” nella storia: quanti e quali muri hanno diviso le persone?
L’occasione era interessante, anche perché corrispondeva al ventennale dalla caduta del “muro di Berlino”. Noi ragazzi ci siamo divisi in cinque gruppi (art & drama, musicale, storico, di documentazione e multilingue) e la stessa cosa è stata fatta anche dai nostri partnertedeschi, svedesi e polacchi.
Scritto da Angelica Caiafa - 3AS
il 31 Marzo 2010.
Da settembre 2009 , gli alunni della classe 3^AS stanno lavorando con la classe 2^CS per un importante progetto Comenius che riguarda anche altre tre scuole europee: una polacca, una tedesca e una svedese. Questo lavoro ha lo scopo di trattare in modo approfondito la storia dei ‘muri’ europei, “approfittando” anche del ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino. Per questo motivo, il progetto è stato intitolato proprio “Walls in Europe” e gli argomenti legati ai ‘muri’, che i ragazzi stanno affrontando, continuano a diventare sempre più coinvolgenti.
Walls in Europe è un progetto che coinvolge la nostra scuola e in modo particolare le classi 3 AS e 2 CS. Quest’attività include la partecipazione di altre scuole europee: una svedese, una tedesca e una polacca. Il progetto è iniziato sin dai primi giorni di scuola, quando alcuni docenti ce l’hanno presentato. Verso la metà di ottobre anche i professori stranieri ed una parte dei loro studenti hanno soggiornato in Italia, qui a Portogruaro, affinché si potessero stabilire insieme i dettagli di questa nuova esperienza. Da quel momento, il progetto “Walls in Europe” ha cominciato a prendere vita e ci siamo divisi in gruppi.