Ma che ci andate a fare a Vilnius?
Scritto da Redazione il 19 Giugno 2011.

“Ma cosa ci vai a fare in Lituania?”
“Ma dov’è la Lituania?”
“Fa freddo!”
“Gli altri a New York e voi in Lituania!”
“Ma non c’è niente da vedere!”
“Ma cosa farete per undici giorni in quel posto?”
Queste le reazioni di quanti venivano a sapere della meta del nostro viaggio.
Quando all’ inizio dell’ anno scolastico ci è stato proposto di partecipare al progetto Comenius “spot spotting” assieme ad una scuola di muratori lituani, dove il 95% degli studenti sono maschi, anche noi eravamo perplessi rispetto a questa destinazione inusuale.
L’anno è passato in fretta e il fatidico giorno è arrivato.
Il 20 maggio, l’aereo “Venezia-Vilnius” con scalo a Francoforte ci aspettava.
Nonostante i professori avessero iniziato a ricordarci di portare i documenti già da gennaio, in aeroporto qualcuno arrivò senza averli… Il professor Pellarin!
Arrivati a Francoforte con un solo insegnante, dopo 5 ore di attività facilmente immaginabili, scopriamo di aver perso per un minuto l'unico aereo della giornata diretto a Vilnius, perché il gate era stato spostato! ...e dopo un lungo vagabondare, caratterizzato dall'alternarsi di pianti disperati, telefonate alle mamme sull'orlo di un infarto, risate isteriche e ricerche di possibili soluzioni per rimediare all'apparente disastro, ci annunciano che il nostro volo sarebbe stato alle nove della mattina dopo e non alle 21! Così, abbiamo scelto il posto dell'accampamento, e, a delegazioni, siamo corsi alla ricerca di un Mc Donald di cui presumevamo l’esistenza, che poi è diventato il luogo delle nostra cena.
Arrivati sani e salvi a Vilnius, dopo esserci sistemati, ci siamo diretti verso il centro storico della città per una visita guidata.
Per compensare le sfortunate vicende ci hanno lasciato tre giornate libere dedicate allo shopping.
All’inizio della settimana abbiamo incontrato i nostri partner lituani con i quali abbiamo instaurato subito un ottimo rapporto. Ma la parte più piacevole e costruttiva è stata dedicarci al progetto, esponendo le analisi di alcuni spot pubblicitari, trasmessi nelle reti italiane, su cui avevamo lavorato durante l’anno scolastico e analizzarne insieme di nuovi per mettere in evidenza le differenze tra gli spot dei due Paesi.
La carta vincente della Lituania è la forte tradizione culturale mantenuta, conservata e riprodotta attraverso numerosi musei. Tra i più importanti, che abbiamo visitato, vanno ricordati quello zoologico di Kaunas, il museo tecnologico e l’enorme museo etnografico all’aperto di Rumšiškes, nel quale sono stati ricostruiti, con case ed edifici d’epoca, i villaggi delle cinque regioni in cui si divide il territorio lituano.
Infine, il penultimo giorno abbiamo raggiunto il castello di Trakay, dove ad aspettarci c’era una guida che ci ha permesso di visitarlo anche al suo interno.
Nonostante le numerose critiche ricevute per la strana destinazione dello scambio e le numerose vicende avvenute, possiamo dire che questo viaggio ha lasciato molto in ognuno di noi: i posti visitati sono stati un’occasione per imparare cose nuove, impararle vivendo a contatto con la realtà di un’altra cultura…
Saremo “sfigati” per alcuni… ma se “sfigati” significa vivere tutto quello che abbiamo vissuto noi... beh, allora siamo contenti di esserlo…