Scrivono i Prof

L'appetito vien mangiando

Scritto da La cinciallegra il 11 Maggio 2010.

Scommessa vinta!
Del resto ce l’eravamo detti, fiduciosi e con un sorriso e una strizzatina d’occhio, che “l’appetito vien mangiando” e che anche gli studenti e i colleghi più scettici, una volta visto “el fantolin” appena nato, il nostro giornalino on-line, per il quale solo un mese fa non avrebbero scommesso un centesimo, alla fine avrebbero…ceduto.
Qualcuno ha condiviso il travaglio ed ha atteso insieme a noi, con trepidazione, la nascita del LogBelli, un po’ come quei nonni che, camminando su e giù perché il tempo pare non passare mai, consumano il pavimento fuori dalla sala parto, in attesa che esca l’ostetrica sorridente; altri si sono accostati al vetro del “nido” (fuori di metafora: si sono connessi al sito) solo dopo qualche giorno, eppur curiosi di vedere il visetto del nuovo arrivato e di scoprire con stupore che assomiglia proprio…a chi l’ha generato, e cioè al nostro Istituto.

Molti colleghi e molti studenti, presi dall’euforia per il lieto evento, hanno donato “tutine”, “bavaglini”, “biberon” e si sono dunque dimostrati disponibili a prendersi cura del “pargolo” rinnovandogli, di quando in quando, il guardaroba, a seconda delle stagioni.
Qualcuno invece si è ostinato a fare “il duro” e, per coerenza, al “nido” è solo passato davanti di sfuggita, un po’ distratto perché aveva cose più importanti da fare, lui!
Sorrido sotto i baffi (viva la ceretta!) e più ci penso e più scopro i vantaggi di “essere” una cinciallegra.
Sapete perché? Ero lì, accanto a lui, eppure non vista, quando “il duro dei duri” ha fatto la sua passeggiata veloce davanti a tutte le “culle” e dunque a tutti gli articoli pubblicati. Sentite un po’ cosa ho scoperto. Il “duro dei duri”, quello che vede il bicchiere sempre mezzo vuoto, quello che ti dice che in questo momento della vita non ha tempo per il giornalino, perché ha mille cose più importanti, quello che nasce un bambino e, ancor prima di gioire per il lieto evento, è triste al pensiero che, tanto, è destinato a morire, su qualche articolo si è soffermato, sincerandosi prima ben bene che nessuno lo vedesse (ma la cinciallegra non è “qualcuno”, è… “la cinciallegra” e, curiosa com’è, l’ha visto benissimo, nonostante la miopia!).
“Sior Todero brontolon” di goldoniana memoria (il “duro dei duri” ha un nome e un cognome e pure una carica importante, nel nostro Istituto, e dunque educazione e rispetto delle gerarchie vogliono che si usi uno pseudonimo pure per lui), dopo aver borbottato un po’, ricordando, con il suo “vegnimo a dir el merito”, che, specie al “Belli” (nomen omen) vale sempre il proverbio “belli in fasce, brutti in piazza” (e cioè che, nella sua visione catastrofista del mondo, se anche mettiamo il caso forse si potrebbe anche dire che al limite nonostante tutto fatte le debite distinzioni e cancellata qualche firma il giornalino non è proprio da buttare come si poteva presumere, tra pochi giorni, sicuramente, minimo oscureranno il sito e comunque certissimamente non avrà vita lunga e dunque pace e bene, kaputt…), bene: “Sior Todero Brontolon”, assaggiando uno stuzzichino di antipasto, ha evidentemente scoperto che, in fondo in fondo, gli garbava ed ha cominciato ad avvertire…un po’ di appetito e forse il desiderio di assaggiare il primo, il secondo, il contorno e anche una fettina di dolce, il caffè e pure il digestivo.
Non solo.
Ci sono testimoni pronti a giurare che, proprio lui in persona, tre minuti esatti dopo la brontolata riassunta sopra, è ri-entrato in sala insegnanti e, sorridendo (incredibile dictu!) ha confidato alla cinciallegra che quasi quasi gli piacerebbe fingere di essere uno studente e scrivere un articolo (sì, avete letto bene: ha detto proprio che gli piacerebbe scrivere un articolo) per descrivere come vorrebbe fosse il suo insegnante. Sottinteso il requisito fondamentale e irrinunciabile del suo insegnante ideale: niente ali e niente piume - abbasso le cinciallegre. Pazienza.
Però, caro il nostro “Sior Todero Brontolon”, come volevasi dimostrare, la scommessa è stata vinta!
Touché…con un sorriso!

P.S. Attendiamo, impazienti, l’articolo promesso.

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