Scrivono i Prof

È soggettivo? No, è astratto.

Scritto da Prof. B il 16 Marzo 2014.

discussione

Se c'è una cosa – una! – che in tre anni di filosofia al liceo si dovrebbe puntare a ottenere, è la padronanza del lessico di base. Non solo perché parlare di filosofia usando i termini come fossero coriandoli, fatta eccezione per il periodo di Carnevale, è rischioso (ad es. davanti a una commissione d'esame, che per accidente li conoscesse); ma anche perché un solido glossario specifico consente di far bella figura con poco. Vediamo come.
Ipotizziamo una situazione in cui un gruppo di neodiplomati metta a profitto gli anni di studio passati sui banchi di scuola (e a casa, soprattutto a casa, negli interminabili pomeriggi di cogitazioni dolorose): una puntata di “Uomini e donne”.
Immaginiamo che la conduttrice benemerita, nostalgica delle lacrime e del muco fatti secernere il sabato sera, per una volta abbia spostato la conversazione su un tema non futile, e cioè se al tronista Thomas le sopracciglia depilate stiano meglio ad ali di gabbiano, a coda di rondine o a zampa di altro volatile passeriforme.
La conduttrice, va da sé, spera si pianga. E infatti l'argomento suscita un acceso dibattito, non privo di lacrime e muco (ma il makeup è waterproof), abbandoni delle “sedute”, svenimenti. Di quando in quando interviene il “pubblico parlante”, previa richiesta di un “gelato”: l'accusa ripetuta è di aver detto quel che si è detto (e cioè che Thomas, poniamo, sta meglio con le ali di pipistrello) “per le telecammere” (con due m).
“Sei qui solo per le telecammere!” urla a Jennifer (è il caso nostro) la signora del pubblico; “Sei falza!” – e dice proprio “falza”, forse perché “falsa” le sembra poco. A quel punto, Jenny strappa i fili del microfono e si precipita nel backstage, inseguita rumorosamente dall'operatore alla steadycam.
Tuttavia la ragazza non si accorge della cosa e, stendendo il braccio per allontanare il mondo crudele che ha deciso di lasciare per sempre, recita a se stessa qualche brano del suo testamento: “Quella st...! Dire a me che sono qui per le telecammere! Che sono falza! Ma vaff...! Sarà falza lei, sarà falza! Mi ha anche detto che non so l'educazzione! (con due zeta). Ma che cominci lei a portarmi rispetto! Lei ! E' anche grassa! E' vecchia! A me i vecchi fanno schifo! A me i grassi fanno schifo!...”
In studio, intanto, la discussione prosegue in un modo che non mette conto riportare. Com'è ovvio tutte le possibilità vengono analizzate, questa volta però con spirito costruttivo, memori della precedente, nefasta esplosione emotiva (e catarticamente purificati dagli effetti del suo prodursi). Certo non si può pretendere che la conduttrice, che è democratica, intervenga a porre fine alla disputa, neanche fosse un magistermedievale qualunque. Lo stallo appare dunque inevitabile. Ma allora il povero Thomas cosa dovrebbe fare? Tenersi il cespuglio? E lo sponzor (con la zeta)? Sarà contento, lo sponzor, che si concluda senza concludere?
Ma è qui che fa capolino Jennifer, riconciliata con il mondo che le ha regalato (miracoli del pianto) una pelle tersa e come rigenerata: inquadrata da sotto, la voce timidamente esitante, Jenny ha studiato filosofia e ne conosce il lessico: “Sapete che vi dico?” [Silenzio...] “Che la forma delle ali c'è a chi piace in un modo e c'è a chi piace in un altro.” [Oooh!...] “E sapete perché?” [Silenzio.] “Perché è... soggettivo!” [Applausi.] “Soggettivo!” [Applausi.] “Soggettivo!” [Applausi. Sigla. Sponzor.]

Ti potrebbero interessare