Incontri e riflessioni

Un incontro unico: “Una vita negata”

Scritto da Francesca Frasson, Gioia Ronchiato, Cristina Sossi - 1 CS il 03 Maggio 2010.

Maria  Luigia ancora viva in mezzo a noi…

“Fantastico!” è  stata la più gettonata fra le varie opinioni dei ragazzi, frequentanti l’istituto Marco Belli, Liceo delle Scienze Sociali; infatti martedì 13 Aprile, nelle ultime due ore, i ragazzi della prima CS, nell’aula biblioteca della scuola, hanno avuto l’opportunità di incontrare personalmente lo scrittore Alessio Alessandrini, autore del romanzo “Una vita negata”, testo che avevano letto in classe ed a casa.
Lo scrittore oltre ad illustrare loro  il romanzo, ha offerto la possibilità, attraverso alcune domande, di chiarire le perplessità riguardanti la vicenda narrata, di confrontarsi in merito alle proprie opinioni e di porre quesiti sulla sintassi del romanzo stesso.
L’autore, nel suo libro, descrive una storia molto amara: racconta l’esistenza di una ragazzina, Maria Luigia, realmente vissuta in questo territorio e rinchiusa nel 1908, a soli  quindici anni, in  manicomio per essere affetta da epilessia, al tempo considerata una delle cause della pazzia e della delinquenza; tutto ciò dovuto all’ignoranza, anche in medicina, e alla molta e radicata superstizione delle persone.
L’ incontro è stato molto utile, ha permesso di approfondire quel che era stato appreso durante la lettura e d’avere un confronto e uno scambio di idee con lo scrittore.
Il tutto è stato affrontato sia dall’autore, che dai ragazzi in un clima molto sereno, in un interessato silenzio, con un coinvolgimento emotivo molto forte.
Inizialmente un po’ intimiditi e leggermente imbarazzati da questo volto sconosciuto e in apparenza severo, dopo le presentazioni e qualche istante per prendere coraggio, i ragazzi hanno aperto il dialogo personalizzando la discussione attraverso le loro curiosità.
Con i loro quesiti e grazie alle risposte molto esaurienti, complete e ricche di sfumature e dettagli forniti molto gentilmente dallo scrittore, l’intervista si è rivelata un incontro veramente unico, capace di coinvolgerli ed entusiasmarli.
Vi era un silenzio ricco di emozioni e colmo di rispetto e commozione.
Una delle frasi pronunciate dall’autore e che più ha colpito gli studenti è stata sicuramente: “ dovevo ricordare alle persone l’esistenza di questa ragazza, delle sue esperienze, dalla sua “non vita” e mediante questo libro credo di esserci riuscito”. Con queste parole ha trasmesso ulteriori emozioni, profonde e significative, riguardanti anche la sua sfera personale, in quanto Maria Luigia, la protagonista del romanzo, è la prozia dello scrittore; perché , come disse lui stesso, uno scrittore per esprimere al meglio ciò che vuol comunicare non  deve aver pudore, deve scrivere  senza nascondere anche le cose più dolorose e a volte scomode, perché per essere scrittori  bisogna essere sinceri.
I ragazzi hanno sentito Maria Luigia più vicina e quasi reale, come se fosse stata lì con loro, in quella stanza, in quei momenti, proprio come nella lettura del suo dramma, in cui lentamente veniva delineata questa loro coetanea, così simile a tutti i ragazzi  nel primo affacciarsi alla vita.   
L’intervista si è conclusa fra gli applausi e con una foto ricordo. Si è trattato di un incontro decisamente emozionante ed importante per la formazione culturale e personale. Allo stesso tempo si è rivelato un momento educativo e ricco di sfumature che ognuno dei ragazzi,ciascuno a suo modo, ha colto e riposto nel proprio cuore, portando con  sé anche lei: Maria Luigia.

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