Incontri e riflessioni

Programma TV: considerazioni

Scritto da Redazione il 20 Febbraio 2012.

I FIGLI: UN DONO O UN PROGETTO? di Anonimo
Nel programma televisivo le "Iene" recentemente hanno proposto un servizio in cui era stato allestito un finto casting per un finto Grande Fratello per bambini. L'idea era trovare sette bambini e sette bambine tra i quattro e i quattordici anni. Ai provini hanno partecipato molti genitori, i quali hanno risposto a delle domande. Questi bambini dovevano stare quarantacinque giorni chiusi in una casa-atelier, dormire poco (aiutati anche da bevande energizzanti), mangiare snack e dolci sponsorizzati, giocare circa cinque ore al giorno alla playstation e, se perdevano delle sfide, dovevano stare rinchiusi in un tugurio con dei topi e fare foto con dei rettili.
La cosa sconvolgente è che, alla fine, i protagonisti di questo finto Grande Fratello nella versione "per bambini" sarebbero anche stati trovati, perché alcuni genitori hanno accettato le condizioni previste dai selezionatori. Questi genitori vogliono che i loro figli diventino famosi a qualsiasi costo, anche perdendo la scuola e facendo una vita senza regole e certo inadatta a dei bambini. Ci sono tantissimi genitori così e ci sono tantissimi programmi televisivi che cercano l'audience "sfruttando" i bambini. Molti genitori cercano di realizzare attraverso i propri figli i loro sogni, non solo nel mondo dello spettacolo, ma anche nello sport. Ci sono genitori che si arrabbiano se i loro figli non sono bravi in tutto quello che fanno; pretendono sempre il massimo da loro, ma molte volte esagerano. Conosco ragazze che vengono messe in punizione se durante una partita di pallavolo sbagliano un attacco; genitori a cui interessa solo che il figlio abbia ottimi risultati, e niente altro. Mi ritengo estremamente fortunata a non avere dei genitori che vedono in me la possibile concretizzazione dei loro sogni e non mi pensano come un progetto da realizzare.
   
PICCOLI ROBOT, di Barbara Alberton, 2AE
Qualche giorno fa, ho visto, in un programma alla televisione, genitori intervistati per una selezione. L'idea era far partecipare i figli, minorenni, ad una nuova trasmissione televisiva: un reality. Tutto falso, inventato; una scusa per capire come i genitori "vedono" i propri figli e, forse, per conoscere l'affetto che gli adulti provano i loro bambini. Devo dire che questo video mi ha molto stupita. Ho capito che esistono veramente adulti che pensano i propri figli come una proprietà, un oggetto: piccoli robot che devono eseguire le regole imposte dal telecomando dei genitori. Avranno mai un buon futuro questi bambini, questi ragazzi? No...O forse sì, basato però sui genitori, che dovranno continuare ad aiutarli, a sostenerli, a scegliere al posto loro come hanno sempre pensato di fare. Mi ritengo una ragazza fortunata: ho genitori che mi concedono degli spazi e che mi lasciano provare nuove esperienze. Sanno volermi bene e riescono a farmelo comprendere anche attraverso la libertà e la fiducia che ripongono in me.
   
GENITORI BAMBINI, di Rachele Daneluzzo
I genitori dovrebbero essere i pilastri per i propri figli: dovrebbero educarli ed aiutarli ad intraprendere la strada giusta.
Ma questo avviene?
La risposta purtoppo non è sempre sì! Un esempio è il servizio mandato in onda recentemente, nella trasmissione Le Iene. Durante un finto casting per un finto reality con protagonisti bambini dai quattro ai dodici anni, ai genitori venivano spiegate le regole e le condizioni che servivano per poter far partecipare i loro figli. Ad esempio i bambini sarebbero rimasti in una casa atelier per quarantacinque giorni senza frequentare la scuola; potevano mangiare solo merendine fornite dagli sponsor; dovevano cambiarsi d'abito spesso e dormire poco; i capelli potevano essere tinti o tagliati; in alcuni casi potevano essere fatte lampade o qualche tatuaggio, e altro ancora. In più, i bambini avrebbero avuto, come modello da seguire, Fabrizio Corona e le bambine Belen Rodriguez.
A questo punto vi chiederete se qualche genitore, sentite le caratteristiche dell'ipotetico reality, fosse ancora disposto a "prestare" il proprio figlio. Ebbene sì! I sette maschietti e le sette femminucce che cercavano erano stati trovati, anche se il programma non esisteva.
Domanda: ma questi sono genitori, o vecchie star fallite o nemmeno mai decollate, che non potendo più inseguire i propri sogni spingono i figli ad inseguirli al posto loro?
La figura del genitore per il bambino è importantissima, infatti è dai genitori che impariamo molte delle cose più importanti della vita.
Ma che cosa imparano quei bambini dai loro genitori?

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