Incontri e riflessioni

Mai smesso del tutto

Scritto da Tommaso il 17 Maggio 2015.

Mai smesso del tutto

perderò un altro ultimo treno
porgendoti l'ultimo fiore
purtroppo sono in ritardo
e smetterò di cantarmi bugie

e brucerò tutti i miei scritti

non c'è spalla a cui possa appoggiarmi
metodo che aiuti a studiare
caramella che mi faccia star meglio
perderò un altro ultimo treno

aggiungo la delusione alla lista

e non c'è sbronza che la possa curare
o preghiera che allievi nell'anima
moritura e pungente (soprattutto la sera)
l'escludere dinnanzi alla morte
l'uomo e le sue dignità
ho il diritto di sapere che muoio

ho il diritto di sapere che muoio

e stare in piedi
con le mani in tasca
in silenzio
nei cimiteri
a guardarti inciampare
e mentre cadi si solleva la gonna

mi chiedo perchè
fra tutte ste tombe
e tutti sti fiori

io mi ostini a guardarti il culetto

e mi chiedo perchè, vedi
qui giaccia mio nonno sepolto
dopotutto i miei nodi
vengono al pettine
ci girano intorno
a farne su un cappio

lo sciolgo, con noncuranza
sapessi a me, sapere che muoio
che mi annoio,
sapere il sapore del sale
dell'inutilità, dell'ignoranza
di una vita tranquilla, magari...
di una spiccata caratterizzante lentezza

l'inquietudine, il rifiuto, la fuga
la noia, dattiloscritta,
nei lumi, i pozzi, gli strali,
nei fiori, le fabbriche, i muri
nei bar, alle feste, per terra

il mio ramo spezzato il mio fiorellino sbocciato
dammi la mano, ti sei sbucciata il ginocchio

“e così
fredda”
ti dissi
e subito pensai questa poesia

Tommaso Fagotto