Incontri e riflessioni

Le memorie di un ripetente

Scritto da Claudio Vacca il 14 Settembre 2011.

Le memorie di un ripetente
Non so sinceramente come mi sia venuto in mente di scrivere, ma, arrivato a settembre, una sensazione dentro di me si fa sentire: la sensazione di tirare le somme di un periodo, di un ciclo che si chiude e di un nuovo inizio che comincia a prender forma.
Solo il pensiero di non dovermi alzare più con le ansie e le preoccupazioni che ormai erano di sempre, mi fa capire che ormai un periodo è terminato, e qualcos'altro, una speranza, un sentimento si fa vivo nella mia testa. Che sia libertà? Soddisfazione? O forse altre preoccupazioni?
In otto anni la gente cambia; le amicizie cambiano. Ripensando al passato mi vengono in mente le persone: sempre diverse, ma sempre uguali; i luoghi, sempre gli stessi; le amicizie che credevi potessero durare tutta la vita, che spariscono di anno in anno senza che neanche te ne accorga. E gli anni si confondono nella testa: questo era li, quello era là. Era come un sogno, un sogno dal quale con fatica sono riuscito a svegliarmi, portando a termine un percorso pieno di ostacoli. E la soddisfazione più grande è di essere riuscito a finire, a completare un ciclo che mi ha dato tanto, senza darmi niente.

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