Incontri e riflessioni

Invito alla filosofia. Incontro con il professor Enrico Berti

Scritto da La Falca il 05 Febbraio 2014.

Invito alla filosofia. Incontro con il professor Enrico Berti
Sabato 25 gennaio ho avuto l'occasione con alcuni miei compagni di classe ed altri studenti di poter assistere alla conferenza del Prof. Enrico Berti, filosofo e professore emerito dell'Università di Padova. Ha aperto la conferenza citando un libro da lui scritto, Invito alla Filosofia, e riassumendo il contenuto del primo capitolo ha descritto le motivazioni per cui i giovani decidono di intraprendere gli studi della filosofia.
 
Le prime sono motivazioni esistenziali: un grande problema che ci poniamo alla nostra età si riassume nella domanda 'cosa faccio della mia vita?'. Il nostro scopo della vita, secondo il professore, è salvarla: dobbiamo spendere bene la nostra esistenza su questa terra, non sprecarla, e dedicarla a qualcosa per cui valga la pena vivere. E' per questo che cerchiamo risposte nella filosofia. Sollecitati dal dilemma che ci viene posto da Shakespeare nell' Amleto, 'essere o non essere?', possiamo chiederci se è meglio vivere o è meglio morire. Nella frase seguente dell'opera si può leggere 'Morire, dormire, sognare forse: ma qui é l'ostacolo, quali sogni possano assalirci in quel sonno di morte quando siamo già dipanati dal groviglio mortale, ci trattiene: é la remora questa che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti'.Riflettendo su questo: il sonno, il sogno..., un filosofo si chiede se è possibile sognare nella morte, se c'è qualcosa dopo la morte o tutto finisce. Questi sono stati definiti dal professore, come 'problemi di un'esistenza diversa', rispetto a quelli che siamo abituati ad affrontare nella vita di tutti i giorni. 
 
La seconda motivazione che porta un giovane a studiare filosofia è una motivazione intellettuale, poiché tutti gli uomini hanno il desiderio di conoscere 'per natura', come disse Aristotele. E' vero infatti che fin da bambini manifestiamo il desiderio di conoscere: quando prendiamo tutto ciò che possiamo e cerchiamo di ingoiarlo, cominciamo a conoscere attraverso la bocca. In questa sfera di motivazioni esistenziali vengono posti anche i 'problemi di senso', ovvero i problemi esistenziali, e i 'problemi di verità', che distinguiamo trovando una risposta alle domande 'che cosa vuol dire vero? E cosa vuol dire falso?' A queste domande troviamo una risposta tramite la filosofia. 
 
Un altro campo di queste motivazioni esistenziali è la questione che anche noi ci poniamo, ovvero: tutti i fisici danno inizio al mondo a partire dal big-bang. Ma perchè questo nucleo denso è esploso? E da dove nasce? Cosa c'era prima del big-bang? Queste sono le tipiche domande a cui un filosofo cerca di rispondere tenendo conto di un interesse per le scienze da cui deriva ciò che gli inglesi chiamano 'mind-body problem', ovvero il problema tra corpo e mente; il corpo è una sostanza dotata di ragione, mentre la mente è la sostanza che pensa.
 
La terza motivazione è la motivazione religiosa, dato che tutti riceviamo una educazione religiosa o in casa o in parrocchia. Ma chi ha fede si fida di chi testimonia una religione. Ma la gente in cosa crede? Le stesse verità fondamentali del cristianesimo ci pongono domande per cui non sappiamo se ciò in cui crediamo ('Dio è resuscitato?', 'È  nato da una Vergine?'...) sia veramente possibile o meno, e allo stesso momento ci chiediamo chi è che stabilisce se un discorso è assurdo o no.
 
Tutte queste motivazioni date dal professore ci portano ad avere 'esperienza' di filosofia per almeno una volta nella vita; il desiderio di oggi è che tutti possano fare esperienza di cosa significhi affrontare un problema, non dal punto di vista religioso o politico ma attraverso il proprio modo di pensare. Questo anche per continuare a pensare ognuno con la propria testa, dato che oggi spesso veniamo influenzati da persone, amici, ma sopratutto dalla pubblicità. Dobbiamo invece essere in grado di pensare senza distrazioni. 
 
Il relatore si è poi posto la domanda 'Che cos'è la filosofia?' E' una forma di sapere, anche se non tutti lo ammettono perchè si pensa che lo siano le scienze, che danno una risposta a (quasi) tutto. E' un sentimento, o meglio, può essere considerato un sentimento, ma questo spazio viene occupato dall'arte, dato che, come ritengono alcuni filosofi, la filosofia è accessibile a tutti e non è vista come una forma d'arte perchè nasce dalla meraviglia, mentre l'arte è destinata solamente a pochi privilegiati e bisogna avere delle doti straordinarie per essere artisti, quindi non tutti possono esserlo.
 
Per ultimo, e forse è questa la risposta più adeguata, la filosofia (come sostengono Platone e Aristotele), nasce dal cuore degli uomini, dalla meraviglia che consiste nell'aprire gli occhi e stupirsi chiedendosi 'perchè è così'? 'Come mai/perchè le cose stanno così?' 
 
Prima di concludere rispondendo alle nostre domande, il prof. Berti ha riflettutto sul fatto che la filosofia è 'un domandare tutto, che è tutto domandare', che non è la stessa cosa perchè 'domandare tutto' significa essere investiti dalla domanda, mentre 'tutto domandare' sta ad indicare che non ci si pone nessun pregiudizio prima di fare la domanda. Quando una persona cerca sinceramente, cerca perchè vuole trovare veramente. Una ricerca veramente sincera è quando cerchiamo per trovare qualcosa e nutriamo un desiderio di rispondere alle domande o ai problemi che ci siamo posti. 

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