Cor-Rotti
Scritto da Studenti, classe 4DS il 18 Giugno 2013.
“Ci siamo Cor-Rotti!”
Sabato 1 Giugno 2013, presso la sala consiliare del Comune di Portogruaro, la classe 4DS partecipante al progetto “Ci siamo cor-rotti!”, promosso dal Presidio Libera G. Siani di Portogruaro, ha incontrato alcuni rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale per ribattere sul fenomeno della corruzione e sulle sue forme di prevenzione e contrasto.
All’incontro erano presenti il Sindaco di Portogruaro, Antonio Bertoncello, l’Assessore alle Politiche Giovanili, Irina Drigo, l’onorevole Sara Moretto, il Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, ClaudioPiron e il coordinatore della Carovana internazionale Anti mafie 2013 che ha fatto tappa davanti al municipio di Portogruaro.
Il lavoro svolto dalla classe 4DS, coordinato dagli insegnanti Cosimo Amato e Patrizia Ortis, ha preso spunto dalla fiaba di “Biancaneve e i sette nani”, all’interno della quale la mela ha un significato ingannevole in quanto apparentemente sana e buona, ma in realtà è velenosa.
La mela simboleggia la nostra società la cui polpa, che rappresenta le risorse pubbliche, è intaccata dal verme della corruzione: una realtà ad occhio nudo pulita che però nasconde gravi problemi.
Come in natura il verme tende ad alimentarsi della polpa, così la corruzione mina i principi fondamentali della società civile.
In questa immagine metaforica hanno uno spazio rilevante le coccinelle che rappresentano i cittadini, le associazioni, le forze dell’ ordine, i magistrati, i legislatori sensibili a contrastare queste iniquità.
Fondamentale per il lavoro realizzato sono stati gli incontri svolti in orario scolastico con i membri dell’Associazione “Libera” di Portogruaro i quali hanno dato l’opportunità di riflettere sul tema della corruzione.
È emerso come l’Italia, pur essendo un Paese sviluppato, abbia un tasso di corruzione molto elevato, circa il 47%, al contrario dei Paesi nordici dove il tasso è bassissimo soprattutto per la diversa mentalità ed una maggiore osservanza delle norme giuridiche.
Le principali cause della corruzione nel nostro Paese sono:
- i problemi economici, poiché in questo momento di crisi per fronteggiare la carente liquidità, l’azienda o comunque il singolo è costretto ad accettare le proposte dei funzionari pubblici;
- il guadagno immediato che deriva da essa;
- il tornaconto personale;
- il voto di scambio.
Solitamente la corruzione coinvolge tre parti: rappresentate in questo cartellone dal triangolo, un lato rappresenta i politici, un lato gli imprenditori e un lato la collettività; le prime due solitamente ne traggono un vantaggio personale, mentre la collettività ne subisce le conseguenze. In particolare, non viene premiato il merito, ma la disonestà mettendo a rischio la sicurezza e l’incolumità pubblica.
Per combattere la corruzione è necessario che ognuno di noi si assuma le proprie responsabilità e sia più consapevole del rispetto delle norme.