Cara mamma di Melissa...
Scritto da Elisa il 29 Maggio 2012.
Cara mamma di Melissa,
so che non ci conosciamo. Sono una ragazza del Veneto che ha seguito la tragedia di
Brindisi. Tra me e lei c'è una grande differenza d'età, ma voglio lo stesso
esprimerle quello che sento. Io ho quindici anni, più o meno l'età che aveva
sua figlia. So che lei è in ospedale perché è stata colpita da un malore dopo
aver saputo la notizia. Io ovviamente non sono una mamma quindi non so cosa
significa perdere la propria figlia, ma so cosa penserebbe la mia di mamma.
Pochi giorni fa c'è stata una scossa di terremoto in Emilia-Romagna e lo sciame sismico continua.
E' stata avvertita anche nelle mie zone.
La prima scossa forte si è sentita in piena notte e io dormivo
profondamente quindi non mi sono accorta di niente ma mia mamma ha sentito il
letto tremare ed è subito corsa a vedere se mi ero svegliata e se avevo paura,
ma io dormivo. La mattina seguente mi ha raccontato quello che era successo e
mi ha detto esattamente così: “Ero a letto e ho pensato che se il terremoto
fosse stato più forte e fossero iniziate a crollare le pareti o dei pezzi della
casa sarei venuta da te e mi sarei messa sopra per proteggerti”. Allora io le
ho detto che se dovesse accadere non deve farlo perché se le succedesse
qualcosa io mi sentirei in colpa e lei ha risposto così: “Non dovresti sentirti
in colpa perché io farei di tutto per proteggerti, anche a costo di rimetterci
io. Ricordati che come mamma io farei di tutto per te e tua sorella perché
siete le cose più belle e più preziose che ho”. In quel momento mi sono resa conto di quanto è
immenso l' amore di una mamma per un figlio. Cosa significa quindi per una
mamma perdere la cosa più bella che ha? Io non lo so; non riesco neanche ad
immaginare quanto siano immensi il dolore e la rabbia. Penso che una mamma non
dovrebbe mai vedere morire i propri figli, specialmente così; vedere la propria
bambina andarsene senza una ragione, salutarla la mattina e non vederla più
tornare a casa...
Lunedì pomeriggio stavo guardando MTV. Ho letto che le canzoni che
stavano facendo ascoltare erano dedicate a Melissa. Magari tra quelle canzoni
c'era la sua preferita e quelle che ascoltava di solito o sentiva alla radio.
Nell'altra stanza c'era mio papà che invece assisteva al suo funerale. Volevo
farlo anche io ma non avevo il coraggio. Volevo vedere quanta gente c'era,
sentire cosa veniva detto ma non ho avuto la forza di cambiare canale perché non
volevo vedere le lacrime della gente, i visi tristi e soprattutto la bara. Non
volevo vederla perché non è possibile pensare che lì dentro c'è una
ragazza nel pieno della propria vita, la stessa ragazza che magari pochi giorni
prima stava ascoltando le stesse canzoni che stavo ascoltando io.
Come può una mamma accettare che le venga portata via una figlia? Accettare
che dopo nove mesi di gravidanza, dopo averle insegnato a camminare e a
parlare, dopo esserle stata vicina in tutti i suoi problemi e dopo averla amata
profondamente, lei non ci sia più?! Che se ne sia andata per colpa di qualche pazzo
che se la prende con dei ragazzi innocenti che stavano andando a scuola?! Sì, la
scuola, il posto che ogni genitore crede il più sicuro per i propri figli e che
invece non lo è stato. Se io fossi una mamma chiederei giustizia
e pretenderei di averla, quindi cerchi di trovare le forze e di farsi coraggio anche solo
per avere quella giustizia. E lo faccia per sua figlia...
C'è tanta gente che le sta vicino, compresa me,
anche se siamo così distanti.
Un abbraccio, Elisa.