C'è una magia - Aprile 2010

C’è una “magia” che riesce a fare solo la scrittura.
Leggi e ti pare di sentire accanto a te, anche fisicamente, la persona che quelle parole, un giorno anche lontano, le ha scritte.
Leggi e riascolti la voce che hai conosciuto, che ti è stata cara. Anche se quella voce non c’è più.
Leggi e ricordi.

E come in un film ti scorrono nella mente i fotogrammi dei tanti momenti passati insieme.
Lui che, fumando, ti raccontava che era felice dei suoi studenti del “caffè letterario”, perché “anche al bar, davanti un caffè -ti aveva detto quella volta, entusiasta- si può parlare di libri, di letteratura, della vita”.
Lui che in corridoio ti fermava per chiederti se avevi letto “quella poesia”, e a ricreazione ti regalava un verso recitato a memoria.
Lui che, un piede sullo scalino fuori della scuola, muovendo le mani come le muoveva solo lui, ti raccontava dell’ultima passeggiata in montagna con la moglie, o della chitarra che stava costruendo e gli si illuminavano gli occhi di felicità.
Lui che ti mandava le mail con i lavori degli studenti da rivedere insieme, perché si fidava, perché “a quattro mani” si lavora meglio. “Sì, perché anche al pianoforte” -ti diceva- “le sonate a quattro mani sono le migliori”.
Lui che ha “inventato” I paesaggi dell’anima, un progetto che ha impegnato il nostro Istituto nello scorso anno scolastico. Era convinto che ne avessero bisogno gli studenti, che ne avessimo bisogno noi docenti. Aveva ragione.
Lui che ha fatto di tutto perché fossimo veloci nella correzione (io dei testi dei miei alunni, lui dei suoi). Aveva capito che il tempo è un dono prezioso.
Lui che, il 3 luglio del 2009 ci ha lasciati, ma è ancora qui con noi.
E’ qui con noi “in un certo senso”. Nel senso migliore.
C’è. E’ nelle parole che ci ha detto, nell’amicizia che ci ha donato, nei suoi scritti.
E’ dentro il cuore di chi l’ha conosciuto.
E’ nei Paesaggi dell’anima.
Angelo.

prof.ssa Luisella Saro