I miei ricordi iniziano dal primo anno di liceo.
Non avevo paura, quel primo giorno di scuola. Mi trovavo lì perché avevo deciso che quella sarebbe stata la “mia” scuola. Mi sento ancora agitata, pensando alle emozioni provate, ai nuovi compagni, ai nuovi professori… Proprio una bella emozione!Quante nuove conoscenze!
Per fortuna in questa scuola non c’era la geometria: proprio non mi piaceva. Preferivo studiare matematica, italiano e fare un po’ di educazione fisica.
Ho avuto anche dei momenti difficili: non con tutti si può andare d’accordo; ma poi, col tempo, ci si conosce meglio e si impara volersi bene “così”, per come si è…
La regista Hallas-Appleby presenta il musical "Fame" al teatro Russolo " Tutti i tuoi sogni diventano realtà "
Un´atmosfera tipicamente newyorchese si è aperta nella mattinata portogruarese del 19 febbraio, per il debutto del pluripremiato spettacolo "Fame - The musical". Grazie a David di Silva, autore e ideatore del soggetto, al suo desiderio di portare un musical a teatro e alla direzione straordinaria di Christine Appleby, conquista totalmente il pubblico con le performance live di un cast d´eccezione: Lauren Bowyer, Wesley Bromley, Ricardo De almeida Castro, Carly Fischer, Abbie Murphy, Benjamin Newsome, Amy Richardson, Stacey Taylor. I protagonisti ritraggono un gruppo di virtuosi e appassionati studenti della “Performing Arts School” di New York, tra il 1981 e il 1984.
Come brodaglia nauseante il mio spirito ribelle. Noia. Pensieri logorano funesti nell’inquietudine onnipresente. Moleste civette vagano nei sonni tormentati da giorni ormai assetati d’odio ed isteria. Morte, miseria, malessere, come avide cacciatrici al cospetto di prede malate.
Risate fragorose, pianti isterici, crisi di nervi, salti di gioia, gite divertenti, attimi trascorsi, lezioni imparate e lezioni (troppe!) subite. Sembrerebbe la trama di un film, se non fosse la vita reale, se non fosse il resumè di quello che è accaduto negli ultimi cinque anni di scuola. Eppure come ogni buon film che si rispetti, anche per questo percorso arriverà la fine: si preannuncia imminente e anche un po’ dolorosa, porta con sé mille ricordi e mille emozioni. Questi cinque anni hanno avuto un peso consistente nella mia vita. Mi hanno insegnato molto e non solo a livello scolastico: grazie ad essi sono cresciuta umanamente.
Cos’è che ci spinge a venire a scuola? Cos’è che ogni mattina ci fa svegliare più o meno all’alba? Chi ce lo fa fare a prendere un autobus, piuttosto che un treno, così presto? Perché tutto questo? Alcuni di voi risponderanno dicendo che è la scuola dell’obbligo e “tocca” frequentarla; o che si viene perché lo vogliono per noi i nostri genitori; o perché è utile avere un diploma; o per imparare delle cose che potranno servirci nella vita e bla bla bla. Ma ognuno di voi si è mai chiesto davvero PERCHE’ viene a scuola?
Anch’io ad essere sincera ho considerato molto passivamente questa domanda fino a qualche tempo fa, o, se ci pensavo, mi rispondevo scegliendo, di volta in volta, una delle opzioni sopra citate. Ma perché fermarsi solo al guscio della questione, perché non scavare un po’?
Lezione speciale: lo spettatore critico
Il 25 marzo 2010, la professoressa Ahlborn ha organizzato un secondo incontro con il direttore e gli studenti dell’Istituto Commedia dell’Arte Internazionale. Essi ci hanno illustrato alcuni “segreti” della Commedia dell’Arte. Alle 10 le classi dell’Istituto si sono recate nella palestra della scuola e si sono accomodate, sedendosi a forma di semicerchio sul pavimento, come nei teatri greci. Il maestro Gianni de Luigi, direttore della Compagnia, ha posto delle domande ai ragazzi sui programmi più seguiti, sui quali ha espresso commenti esplicativi ed in genere giudizi negativi. Ha citato alcuni reality show quali “Grande Fratello”, “Amici” e “Uomini e Donne”, ha spiegato che in questi programmi tutti i partecipanti, apparentemente naturali e spontanei nei comportamenti, in realtà hanno copioni scritti in cui vengono indicati loro tutti i colpi di scena o i litigi che devono rappresentare. Per il programma di “Amici”, afferma che, davanti al pubblico, ci sono persone le quali indicano allo stesso quando applaudire. Quindi, secondo il direttore della compagnia, tutti questi programmi sono finzioni.
Scritto da Francesca Frasson, Gioia Ronchiato, Cristina Sossi - 1 CS
il 03 Maggio 2010.
Maria Luigia ancora viva in mezzo a noi…
“Fantastico!” è stata la più gettonata fra le varie opinioni dei ragazzi, frequentanti l’istituto Marco Belli, Liceo delle Scienze Sociali; infatti martedì 13 Aprile, nelle ultime due ore, i ragazzi della prima CS, nell’aula biblioteca della scuola, hanno avuto l’opportunità di incontrare personalmente lo scrittore Alessio Alessandrini, autore del romanzo “Una vita negata”, testo che avevano letto in classe ed a casa. Lo scrittore oltre ad illustrare loro il romanzo, ha offerto la possibilità, attraverso alcune domande, di chiarire le perplessità riguardanti la vicenda narrata, di confrontarsi in merito alle proprie opinioni e di porre quesiti sulla sintassi del romanzo stesso. L’autore, nel suo libro, descrive una storia molto amara: racconta l’esistenza di una ragazzina, Maria Luigia, realmente vissuta in questo territorio e rinchiusa nel 1908, a soli quindici anni, in manicomio per essere affetta da epilessia, al tempo considerata una delle cause della pazzia e della delinquenza; tutto ciò dovuto all’ignoranza, anche in medicina, e alla molta e radicata superstizione delle persone.
L'Associazione B.E.L.L.I. - Brillanti e Liberi Liceali Intraprendenti - fondata nel 2004 e per anni inattiva, quest’anno è finalmente ripartita!
Grazie all’entusiasmo di un gruppo di studenti ed ex studenti, si sono creati momenti di condivisione in cui scambiare informazioni utili, conoscersi e mantenersi in contatto. Il gruppo ha espresso il desiderio di inventare nuovi progetti e ha deciso di dedicarsi alla partecipazione di bandi e concorsi europei e nazionali che possano finanziare idee ed attività di protagonismo giovanile.
È stata organizzata a Milano, il 20 marzo 2010, una manifestazione contro la mafia ed, in particolare, in ricordo delle vittime dei reati compiuti da questa organizzazione . La nostra scuola, assieme ad altri Istituti portogruaresi e con la collaborazione di Libera (sezione di Portogruaro), ha offerto agli studenti l’opportunità di parteciparvi, organizzando un pullman per l’occasione.
La sveglia è stata probabilmente il momento più critico, per molti di noi, a tal punto che per qualcuno la “levataccia” si è rivelata fatidica, tanto da non essere riuscito a partire assieme ai compagni. L’intensa giornata vissuta da chi ha deciso di aderire all’iniziativa è infatti iniziata molto presto, quando, alle 5.30, siamo partiti da Portogruaro.
Giornata in memoria delle vittime delle mafie A Milano, il 20 marzo 2010, su organizzazione di Libera Quando ho avuto la possibilità di organizzare un gruppo di persone per partecipare alla XV giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia, mi sono attivata subito per passar parola. Il risultato ha superato le mie aspettative: non credevo che tanti ragazzi avrebbero partecipato, non credevo che ci sarebbe stato tanto interesse. Questo penso faccia molto onore agli studenti del nostro Istituto.
Usa, 2010 Regia: Tim Burton Interpreti: Mia Wasikowska, Johnny Depp, Anne Hathaway. Helena Bonham Carter, Crispin Glover, Frances De La Tour. Soggetto: tratto dal romanzo di Lewis Carroll Sceneggiatura: Linda Woolverton Produzione: Tim Burton, Joe Roth, Richard Zanuck, Jennifer Todd, Suzanne Todd Distribuzione: Walt Disney Pictures, Tim Burton Animation Co., The Zanuck Company, Team Todd Fotografia: Dariusz Wolski Montaggio: Chris Lebenzon Effetti speciali: Michael Lantieri, Michael Dawson Scenografia: Robert Stromberg Musiche: Danny Elfman Durata: 110 min.
“E' impossibile!” “Solo se pensi che lo sia”.
Così Alice Kingsley fece ritorno in quello che lei stessa, tredici anni prima, aveva definito “Il Paese delle Meraviglie”; tredici anni durante i quali la bambina che era in lei non aveva mai dimenticato quell'avventura, quel luogo così lontano, ma così vicino al suo cuore. Fu questo, forse, che tramutò i pensieri di una bambina di soli sei anni in sogni ricorrenti che accompagnarono le sue notti per tredici anni; sogni popolati da conigli bianchi perennemente in ritardo, fiori parlanti, gatti che si dissolvevano e riapparivano in un vortice di confusione.
Scritto da Anamaria Savianu - 3AL
il 13 Aprile 2010.
On 12th March 2010, a half of the 3^ Al of the Liceo Linguistico Marco Belli went to visit the Aviano High School.
Some of us started to exchange some e-mails with 14 American students. We continued for a while and then our teachers organized a one-day exchange. On Friday 12th at 8 o’clock a bus was waiting for us at the bus station. The trip wasn’t very long, we were all excited.
At 9 o’clock we arrived. Some of the American students were already waiting for us at the entrance, some others arrived a little bit later at the Italian class. We met our partners and everybody followed his/her one during the day. We followed their lessons, we ate together and visited the school.
Molto spesso, quando si è a contatto con una persona diversamente abile, si tende a prendere in considerazione principalmente il suo disagio (fisico o mentale che sia), trascurando la vera essenza che c'è in lei. E' naturale vedere con qualche “pre-giudizio” chi appare differente da noi, ma, una volta constatato questo, sarebbe utile cercare di superare il primo impatto fermatosi alla diversità, spostando l'attenzione sulla ricchezza interiore di chi abbiamo di fronte.
Con questo articolo vorremmo raccontare la nostra esperienza nel corso dei cinque anni di scuola superiore al “Marco Belli”, durante i quali siamo stati in classe con una ragazza diversamente abile, che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare nel tempo.
I primi giorni di scuola del primo anno, le reazioni nella classe sono state diverse: certi hanno preso le distanze, altri erano curiosi, mentre alcuni hanno avuto un approccio più spontaneo e naturale.