Nuovo Umanesimo
Scritto da Autori Vari il 16 Febbraio 2021.
Scritto da Autori Vari il 16 Febbraio 2021.
Scritto da Alice ‘Luce’ Rocco il 04 Novembre 2020.
Il mio nome è Alice e vi scrivo dopo dieci anni dalla mia maturità al “Belli”. Ne è passata di acqua sotto i ponti dall'ultima volta che ho mi sono fatta sentire in queste pagine digitali. Ho ritrovato scorrendo fra i vari post un mio pensiero, in cui raccontavo delle mie prime esperienze universitarie. In questo intervallo di tempo ho collezionato due lauree e attualmente frequento il secondo semestre di un nuovo percorso universitario. Ora mi trovo però in Germania e il mio corso di studi si chiama “Bildung und Erziehung”. In poche parole studio la pedagogia sociale. Ora vi chiederete "e come mai ci tieni a specificarlo?" Bè un motivo c'è e ora ve lo racconto.
Scritto da Prof.ssa Monica Imperatore il 28 Maggio 2020.
Scritto da Elena Rossi, classe 5CU il 13 Maggio 2020.
Premetto che ora la situazione sta migliorando, ma fino a qualche settimana fa mi sembrava di vivere un incubo. Un incubo che non è ancora finito.
Scritto da Prof.ssa Francesca Bonaldo il 08 Maggio 2020.
Cari ragazzi,
Vi ricordate quante volte ve le ho nominate? Per spiegarvi che i titoli dei passi scelti li hanno messi loro, e non sono titoli dell'autore latino che di volta in volta stavamo studiando... Ad esempio "Il carme dei baci" è titolo della Garbarino e della Pasquariello, non di Catullo.
Scritto da Sara Franzin, classe 5BL il 01 Maggio 2020.
Non lo so che ore sono, solo vedo un piccolo spiraglio di luce. É una luce calda, riesco a percepire il profumo delicato di quelle rose appena sbocciate.
Scritto da Iva Colak, ex 5DL il 24 Aprile 2020.
Scritto da Studenti il 22 Aprile 2020.
Scritto da Autori Vari il 29 Marzo 2020.
«Mi sembra che potrò facilmente dimostrare la felicita dell’esser solo, se insieme additerò gli svantaggi e gl’inconvenienti del trovarsi in molti, passando in rassegna le azioni degli uomini che questa vita (la solitaria) rende amanti della pace e tranquilli, quella violenti, preoccupati, affannosi. Uno e infatti il fondamento di tutto ciò: questa vita si basa su di un ozio sereno, quella su di una triste attività. [...] dimmi, o padre, quanto valuti tu questi beni che sono alla portata di tutti: vivere come vuoi, andare dove vuoi, stare dove vuoi, [...] in ogni stagione essere padrone di te, e, dovunque ti trovi, vivere con te stesso, lontano dai mali, lontano dall’esempio dei cattivi, senza essere spinto, urtato, influenzato, incalzato; senza essere trascinato a un banchetto mentre preferiresti aver fame, costretto a parlare mentre brameresti star zitto, o salutato in un momento inopportuno, o afferrato e trattenuto agli angoli delle strade [...]
Scritto da Anonimo, classe 1AL il 24 Marzo 2020.
Coronavirus. Ecco la causa della nostra condizione. O meglio, la sua costante diffusione è il motivo del nostro isolamento di massa.
È il motivo della nostra paura.
È il motivo per cui gli anziani si chiudono in casa a chiave, è il motivo per cui i nostri genitori si disperano perché non possono più lavorare, è il motivo per cui i bambini disegnano grandi arcobaleni da appendere fuori casa. È il motivo del mio isolamento.
Scritto da Cristiano Paluzzo Piccin, Classe 5AL il 18 Marzo 2020.
Buongiorno cari compagni del Marco Belli.
Sono sicuro che molti di voi staranno rimpiangendo le noiose lezioni in classe, le infinite spiegazioni dei prof e le brevissime ricreazioni all’aperto con gli amici di sempre. Eh, già. Tutto questo, che per molti di noi giovani era un peso, si è rivelato essere (anche se lo è sempre stato) un diritto ed una libertà che colorava le nostre giornate di conoscenza, di sapere, ma soprattutto di risate. Ci accorgiamo oggi di quanto quel peso non sia altro che un punto fisso della nostra vita, che può sembrare noioso per la monotonia con cui si ripete, ma che, quando manca, si sente, eccome se si sente.
Scritto da Melissa Karabashinze, Classe 3EU il 18 Marzo 2020.
Egr. Giovanni Boccaccio,
le scrivo per sfogarmi con lei della situazione di emergenza che sta vivendo il mio Paese in questo terribile periodo, sperando di essere compresa, come ho cercato di coprendere lei in questi giorni.
A scuola abbiamo studiato la sua biografia e abbiamo approfondito alcune novelle del suo “Decameron” e in questo ultimo periodo ho avuto modo di rileggere le sue parole relative a Firenze devastata dalla peste, in cui riflette su diversi argomenti: l'improvviso irrompere dell'epidemia e la sua veloce propagazione, l'impotenza degli uomini, l'inefficacia dei rimedi approntati, le diverse reazioni delle persone di fronte alla orte incombente... e con dolore registra il fatto che, nella città appestata, vengono meno i vincoli umani, sociali e civili.
Scritto da Elisa D'Angelo, Classe 5AL il 15 Marzo 2020.
Sono una ragazza di diciotto anni, sto ancora studiando, e la mia testa è ogni giorno colma di mille domande sul mondo in cui sto vivendo. Ce n'è una in particolare, però, che mi sorge ogni giorno, non appena leggo notizie su voi bracconieri, che uccidete animali a vostro piacimento, senza rispettare le regole. Ne vale davvero la pena?
Scritto da Vari il 15 Marzo 2020.
Scritto da Agnese Segato il 07 Marzo 2020.