Scritto da Docente E. Zamperetti e Studenti
il 17 Settembre 2022.
Dopo i difficili anni della pandemia siamo riusciti a riproporre l’esperienza di “Smarter English”, 5 giornate intensive di English conversation tra agosto e settembre dove gli studenti hanno potuto conversare e chiacchierare in Inglese in modo creativo. Trentaquattro studenti di varie classi hanno partecipato: alcuni di loro Inizialmente incerti e poco propensi a trascorrere le ultime afose giornate di vacanza a scuola, ma tutti sono arrivati senza problemi alla fine e non ci sono state assenze “strategiche”. La settimana è volata, o forse è finita troppo presto. L’interesse e la partecipazione attiva sono stati stimolati da attività di scambio comunicativo che ha permesso loro di imparare nuove cose in Inglese e di rafforzare le loro abilità. Naturalmente ruolo importante ha giocato la simpatia dei giovani madrelingua Britannici che li hanno guidati. Qui di seguito qualche breve commento di alcuni partecipanti.
Da lunedì 14 febbraio a lunedì 4 aprile si sono tenuti su Teams degli incontri pomeridiani nei quali alcuni docenti del nostro istituto hanno raccontato le loro esperienze personali e le loro ricerche nel campo dei Beni Culturali.
Gli incontri sono riusciti a illustrare un nuovo mondo agli studenti e ai professori che hanno partecipato, affrontando tematiche che andavano oltre alle normali lezioni svolte in classe. I professori sono risultati molto interessanti e sono riusciti a farci avvicinare a nuovi argomenti con appassionanti spiegazioni e stimolanti approfondimenti. Le riunioni hanno trattato vari contenuti, come l'architettura e le visite virtuali dei musei, e molteplici approfondimenti, come l’unione tra i vangeli apocrifi e la discografia di Fabrizio De André.
La varietà dei temi affrontati è riuscita a catturare l'attenzione degli spettatori, i quali ne escono pienamente soddisfatti e altamente grati.
Scritto da Miglietta Gaia e Rischio Carmela 4cu
il 08 Aprile 2022.
Cosa possono avere in comune l’Ars amatoria di Ovidio e una nota serie televisiva seguita da moltissimi adolescenti? Me lo hanno fatto scoprire due mie studentesse che hanno proposto un approfondimento giocoso e leggero. Se questo divertissement abbia ragione di essere … sarà compito dei lettori farcelo sapere. Buona lettura.
Quando parliamo di gioventù, dovremmo tutti stare muti e ascoltare principalmente dentro di noi. Più volte durante la giornata, essendo una studentessa e adolescente, mi chiedo “Sono davvero felice? Sono soltanto un numero in mezzo alla folla?”.
Casa era il calore del tuo possente abbraccio capace di salvarmi dai tormenti del passato. Così, sogni dolci e tranquilli mi avevi regalato facendomi ricredere nell'amore smisurato.
Prima volta piccola e serena mi sentivo, così stretta da poter avvertire il tuo respiro, e mentre creavi storie per strapparmi un sorriso, come unico e vero padre ti percepivo.
Pazienza e premura con me hai avuto, anche se non era un compito da te dovuto. E valori e insegnamenti mi hai trasmesso donandomi come cosa più importante il tuo tempo.
In un giorno lontano, un uomo simile a te e disposto a restare al mio fianco sognavo un uomo meritevole di starmi accanto, e in grado di proteggermi da tutto quanto.
Scritto da Giulia Dumitrescu, 5CU
il 27 Novembre 2021.
La prof. Insiste a chiedere: perché è importante studiare Seneca oggi? Attraverso le opere dei grandi autori, capiamo come gli uomini di oggi siano ispirati dalle stesse passioni e dai medesimi tormenti che opprimevano gli uomini del passato.
Ho invitato gli studenti di classe quarta e quinta a considerare il contributo di alcuni autori, fra i quali il filosofo E. Morin, papa Francesco, l'ex-premier Conte, quello di alcuni artisti come Fiorella Mannoia e Frankie Hi-nrg che, in questo tempo di pandemia, con accenti diversi, indicano la necessità di promuovere un "Nuovo umanesimo" per costruire un mondo migliore che, ad oggi, è segnato dalle difficoltà della pandemia da covid19. Ho proposto loro di scegliere due immagini e, a partire da queste e tenendo conto dei fermenti immessi nella storia dall'Umanesimo, realizzare un elaborato che sostenesse questa tesi.
Scritto da Alice ‘Luce’ Rocco
il 04 Novembre 2020.
Il mio nome è Alice e vi scrivo dopo dieci anni dalla mia maturità al “Belli”. Ne è passata di acqua sotto i ponti dall'ultima volta che ho mi sono fatta sentire in queste pagine digitali. Ho ritrovato scorrendo fra i vari post un mio pensiero, in cui raccontavo delle mie prime esperienze universitarie. In questo intervallo di tempo ho collezionato due lauree e attualmente frequento il secondo semestre di un nuovo percorso universitario. Ora mi trovo però in Germania e il mio corso di studi si chiama “Bildung und Erziehung”. In poche parole studio la pedagogia sociale. Ora vi chiederete "e come mai ci tieni a specificarlo?" Bè un motivo c'è e ora ve lo racconto.
Scritto da Prof.ssa Monica Imperatore
il 28 Maggio 2020.
Fulvio Parmigiani, l’insegnante di elettrodinamica di mio figlio all’Università di Trieste ha mandato ai suoi studenti questo necrologio, scritto per la morte di una scienziata, una donna impegnata nello studio della matematica.
Mio figlio ha voluto condividerlo con me, per l’altezza del pensiero che racchiude.
Personalmente ritengo che questo testo, a me sconosciuto prima di ora, meriti un posto speciale nel giornalino della nostra scuola, per i motivi che ognuno scoprirà leggendo.
Scritto da Elena Rossi, classe 5CU
il 13 Maggio 2020.
Cari studenti e cari professori,
sono Elena Rossi della classe 5CU. Scrivo questo articolo per condividere con tutti voi la mia esperienza, perché voglio che chi sta vivendo una situazione simile alla mia non si senta solo e, al tempo stesso, voglio che chi è sereno in questo periodo possa rendersi conto che non è così per tutti.
Premetto che ora la situazione sta migliorando, ma fino a qualche settimana fa mi sembrava di vivere un incubo. Un incubo che non è ancora finito.
Scritto da Prof.ssa Francesca Bonaldo
il 08 Maggio 2020.
Cari ragazzi,
vi ricordate chi sono la Garbarino e la Pasquariello? Sono le autrici del vostro manuale di latino: "Vivamus".
Vi ricordate quante volte ve le ho nominate? Per spiegarvi che i titoli dei passi scelti li hanno messi loro, e non sono titoli dell'autore latino che di volta in volta stavamo studiando... Ad esempio "Il carme dei baci" è titolo della Garbarino e della Pasquariello, non di Catullo.
Scritto da Sara Franzin, classe 5BL
il 01 Maggio 2020.
Non lo so che ore sono, solo vedo un piccolo spiraglio di luce. É una luce calda, riesco a percepire il profumo delicato di quelle rose appena sbocciate.
Quella sera indossavo un giubbino, forse troppo leggero per una semplice serata di marzo, perché, sapete com’è, le mezze stagioni non esistono più, dicono. Ma non importa, noi siamo giovani e ci piace combattere, anche contro il freddo.
Si studia, si legge, si impara. Noi stavamo lavorando su Catullo e sulla sua complicata relazione con Lesbia. Una riflessione tira l’altra e la domanda che è arrivata spontanea è stata: Come sto?
A cui poi si è aggiunto: Come mi sento in questo periodo di isolamento forzato? Come sto vivendo la lontananza dalle persone che, oltre ai miei famigliari, considero più care, come la persona di cui sono innamorato/a o gli amici più intimi? In che modo vivo la relazione in questa dimensione spazio-temporale non conforme, deformata rispetto al mio precedente quotidiano? Mi sta solo togliendo qualcosa o sta dando valore aggiunto e senso ad aspetti della vita che non avevo considerato? …e le voci si sono levate. Grazie a tutti quelli che hanno condiviso il loro sentire e hanno permesso di pubblicare i loro intimi pensieri nel giornalino d’istituto. Grazie a quelli che avranno la pazienza di leggere e potranno riconoscersi sicuramente in queste riflessioni. Buon proseguimento a tutti.
prof.ssa Monica Imperatore
La mia quarantena è molto particolare. In questo periodo mi trovo in una situazione che mai avrei pensato. Non sono come tutti, in questi giorni: io non ho tutta la mia famiglia a casa, infatti mio papà è malato di leucemia cronica quindi ha le difese immunitarie molto basse.
«Mi sembra che potrò facilmente dimostrare la felicita dell’esser solo, se insieme additerò gli svantaggi e gl’inconvenienti del trovarsi in molti, passando in rassegna le azioni degli uomini che questa vita (la solitaria) rende amanti della pace e tranquilli, quella violenti, preoccupati, affannosi. Uno e infatti il fondamento di tutto ciò: questa vita si basa su di un ozio sereno, quella su di una triste attività. [...] dimmi, o padre, quanto valuti tu questi beni che sono alla portata di tutti: vivere come vuoi, andare dove vuoi, stare dove vuoi, [...] in ogni stagione essere padrone di te, e, dovunque ti trovi, vivere con te stesso, lontano dai mali, lontano dall’esempio dei cattivi, senza essere spinto, urtato, influenzato, incalzato; senza essere trascinato a un banchetto mentre preferiresti aver fame, costretto a parlare mentre brameresti star zitto, o salutato in un momento inopportuno, o afferrato e trattenuto agli angoli delle strade [...]